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Perché un piano alimentare cambia soggettivamente?

Perché un piano alimentare cambia soggettivamente?

Caterina Luciano – Biologa Nutrizionista a Benevento

La nostra salute è estremamente importante. Spesso l’errore è quello di non badarci fino a che non si presentano determinati problemi, Così abbiamo chiesto più informazioni a Caterina Luciano, 34 anni, nata a Benevento, Biologa Nutrizionista, iscritta all’ordine nazionale dei Biologi sezione A. L’acquisizione delle prime nozioni scientifiche nasce tra i banchi dell’Università di Urbino “Carlo Bo”, che le ha permesso di conseguire la prima Laurea in Scienza della nutrizione Umana, in seguito completata con una seconda Laurea in Biotecnologie Industriali e alimentari presso la Seconda Università di Napoli (dipartimento di chimiche farmaceutiche). Dal momento che alimentazione e attività fisica vanno di pari passo, Caterina ha ampliato le sue conoscenze sul mondo dello sport e sulla nutrizione applicata a diverse patologie conseguendo un corso annuale di Nutrizione presso la Scuola Nutrizionale Salernitana (SNS). Diversi tirocini Curriculari ed extracurriculari hanno segnato la sua esperienza pratica, permettendole di avere a che fare con approcci differenti e stabilirne uno suo personale. Successivamente all’abilitazione ha iniziato ad esercitare la professione presso il suo studio, dove attualmente continua ancora oggi a svolgere la sua professione a Benevento. presso viale Martiri D’Ungheria, n.22. Collabora anche con un Personal Trainer in quanto è dell’idea che per ottenere un miglioramento a 360 gradi siano necessari Alimentazione ed Esercizio fisico. Ci tiene a sottolineare il fatto, che quando si parla di Dieta spesso si tende a pensare che sia un sinonimo di privazione. A tal proposito collabora con una Psicoterapeuta per offrire supporto qualora il paziente lo richieda. Un approccio più ampio potrebbe aiutarlo ad intraprendere e portare al termine un vero e proprio percorso di benessere con la consapevolezza del proprio cambiamento a cui può andare incontro “Mens sana in corpore sano”. Scegliere di volersi bene mangiando in maniera sana ed equilibrata è il primo passo verso la felicità. Lo scopo di Caterina è quello di proporre l’alimentazione in termini educativi, grazie ad un percorso alimentare che porti il paziente alla ricerca della propria alimentazione ideale, attraverso cui potrà ritrovare la propria autostima, nonché la propria forma fisica e soprattutto essere in salute sempre. Al termine del percorso ogni paziente sarà in grado di rapportarsi con il cibo nelle diverse circostanze della vita, senza sentirsi fuori luogo, senza dover giustificare agli altri il motivo delle sue scelte e senza doversi privare dei piccoli piaceri della vita. Caterina ama il suo lavoro e pensa che sia veramente d’aiuto a tante persone, perché non c’è nulla di più sbagliato in quanto la privazione non va a braccetto con l’armonia tra corpo e mente, la dieta nel senso stretto del termine invece sì. Non esiste una dieta che sia adatta a tutti perché ognuno nel quotidiano svolge diverse attività, ha diverse passioni, diverse preferenze di cibo, diverse tempistiche. Esiste però per ognuno un equilibrio che tiene unito il corpo e la mente, si chiama Amor Proprio. Il suo metodo di lavoro inizia dallo studio dell’identità fisica del paziente e dalla raccolta di informazioni sul suo stato di salute e sulle sue abitudini e preferenze alimentari e di vita. Sulla base di tutte queste informazioni viene sviluppato un programma alimentare personalizzato – compatibile con le esigenze reali della persona – che permette di stabilire di volta in volta obiettivi realistici e di raggiungere risultati duraturi.

Come bilanciare al meglio un menù settimanale dal punto di vista nutrizionale?

È molto importante saper bilanciare bene da un punto di vista nutrizionale il menù settimanale, per fare ciò è importante introdurre sempre nell’arco della giornata, carboidrati, proteine, grassi, fibra, sali minerali e vitamine, oltre che incrementare in maniera equilibrata la dose di idratazione attraverso l’utilizzo di acqua.Purtroppo le dosi e le percentuali di questi importanti nutrienti sono soggettive e personalizzabili in base alle esigenze del singolo individuo. Se pur esistono delle linee guida generali per la sana alimentazione, l’equilibrio si ottiene attraverso la personalizzazione dell’alimentazione, in base alle esigenze del singolo, al suo stile di vita, all’attività fisica svolta e a molti altri fattori individuali. Per questo è essenziale lavorare insieme, durante il percorso alimentare per creare un piano ottimale da poter seguire e che diventi a tutti gli effetti, il proprio “stile di vita”.

Da nutrizionista, utilizza la bilancia impedenziometrica? Cosa ne pensa?

È importante durante la prima visita nutrizionale, raccogliere tutte le informazioni necessarie. In base ai risultati della visita, alle esigenze e alle preferenze alimentari dell’interessato, verrà elaborato un “Piano Alimentare Personalizzato” nel pieno rispetto delle necessità cliniche e dello stile di vita del soggetto.Non si tratterà di un piano alimentare rigido e restrittivo, ma piuttosto di un percorso che porterà allo sviluppo della capacità di fare scelte alimentari consapevoli e corrette, di una migliore conoscenza degli alimenti, dei nutrienti in essi contenuti e di come abbinarli nei diversi pasti nell’arco della giornata. La visita sarà sempre accompagnata oltre che dalle misurazione anche dall’impedenzometria: L’analizzatore permette di capire in modo oggettivo attraverso i risultati lo stato di idratazione e di nutrizione del soggetto, valuta quindi eventuale ritenzione idrica, la quantità di massa magra, massa grassa, nonché stimare il metabolismo basale.

In che fase della vita è più utile andare da un nutrizionista?

Secondo la Biologa Nutrizionista Caterina non esiste una fase della vita specifica in cui è importante andare dal nutrizionista, bensì diventa indispensabile quando ci si accorge che da soli non si è in grado nell’arco della giornata apportare in maniera equilibrata i giusti nutrienti indispensabili al corpo.Oppure quando subentrano problemi di salute che possono essere migliorati con l’alimentazione o semplicemente quando non ci si vede bene con il proprio corpo.

Cosa differenzia un dietologo da un nutrizionista?

Il Biologo in possesso di laurea di cinque anni iscritto nella Sez. A dell’Ordine Nazionale dei Biologi, può svolgere la professione di Biologo nutrizionista in totale autonomia e firmare diete e consulenze nutrizionali. Il Dietista è un professionista sanitario in possesso di laurea triennale (facoltà di medicina).Il compito del Dietista è quello di organizzare e coordinare le attività specifiche relative all’alimentazione in generale e alla dietetica in particolare. Collabora con gli organi preposti alla tutela dell’aspetto igienico-sanitario del servizio di alimentazione; elabora, formula ed attua le diete prescritte dal medico e ne controlla l’accettabilità da parte del paziente. Inoltre collabora con altre figure al trattamento multidisciplinare dei disturbi del comportamento alimentare. (DM 2/4/01 MIUR – Suppl. Ord. alla G.U. n.128 del 5/6/2001, all.3, classe 3).

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